martedì 23 agosto 2011

Squillo d'allarme

Il deputato Craig Thomson
AUSTRALIA - Il Governo guidato dalla Prima ministra Julia Gillard non ha avuto vita facile fin dalla nascita, dopo la risicata vittoria laburista alle elezioni del giugno 2010. Una fragilità dovuta alla linea politica confusa e a una leadership inadeguata - secondo molti analisti e, naturalmente, secondo l’Opposizione conservatrice - ma anche all’oggettiva debolezza dell’Esecutivo in Parlamento, dove si regge su una risicata maggioranza di soli 2 voti, grazie al sostegno esterno di 4 deputati indipendenti. Le difficoltà della Premier (la prima donna ad assurgere a questo incarico in Australia) potrebbero però farsi presto ancora più gravi. La Polizia del Nuovo Galles del Sud sta infatti stringendo i tempi di un’inchiesta in corso da ormai due anni e che vede indagato l’importante deputato federale laburista Craig Thomson, sorpreso a utilizzare i servizi delle prostitute di una casa di piacere di alto bordo. Le prove della frequentazione del bordello sembrano irrefutabili, ma non è questo a impensierire il Governo laburista. Pagare una prostituta, infatti, non costituisce reato nella sanguigna Australia, né motivo di decadenza dagli incarichi pubblici. L’accusa che mette in fibrillazione l’Esecutivo e il Partito è che per soddisfare i propri passatempi Thomson all’epoca avrebbe usato fondi e carte di credito dell’Unione dei Lavoratori della Sanità, sindacato di cui era Segretario generale prima dell’elezione in Parlamento. Se riconosciuto colpevole, il deputato - che nei giorni scorsi si è dimesso dalla presidenza dell’influente Commissione Economia della Camera dei Rappresentanti - rischia la bancarotta (sembra abbia esaurito i propri risparmi in una causa, fallita, contro il giornale che aveva rivelato lo scandalo) e soprattutto una condanna penale per truffa e appropriazione indebita, due clausole di decadenza automatica dal ruolo di deputato previste dallo Statuto della Camera, lasciando così il Governo laburista ancor più alla mercé degli alleati indipendenti in Parlamento. La premier Gillard, in guerra con la Destra e la Sinistra estrema, per una controversa tassa ai grandi inquinatori e per le contestate missioni militari australiane all’estero, potrebbe alla fine cadere, meno nobilmente, per i vizi di un singolo deputato disonesto.

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