domenica 4 settembre 2011

Voglio sposare un milionario!

ASIA - La crisi finanziaria mondiale ha toccato anche i milionari (in dollari) dell’Asia. Ma i super-ricchi di queste parti sembra abbiano “sofferto” decisamente meno dei loro colleghi occidentali. La corsa all’oro del continente, in tumultuoso sviluppo, non si è infatti fermata e le economie locali continuano imperterrite nei loro trend sempre positivi, almeno per i super-ricchi. Lo testimonia un recente studio del Julius Baer Group secondo il quale la zona Asia-Pacifico ha già superato per numero di milionari l’Europa e sta avvicinandosi velocemente al Nord America. In testa, come sorprendersi, la Cina comunista, che nel 2015 raddoppierà il numero dei suoi ricconi, passando da 1,4 a 2,8 milioni “paperoni”. In forte crescita anche i ricchissimi di India, Corea del Sud e Indonesia, tra le nazioni più importanti. Il rovescio della medaglia, per questi milionari (manager di alto livello, capitani d’industria e altri, arricchitisi in modi meno leciti), è il poco tempo che riescono a riservare all’Amore e alla famiglia. In un continente dove la ricchezza è tradizionalmente considerata una virtù, fanno dunque sempre notizia le pene d’amore dei ricchi, i retroscena dei loro matrimoni e le disavventure di alcuni di loro (moltissime ormai anche le donne). Ne sanno qualcosa la 49enne anonima milionaria coreana di Gyeonggi ricorsa ai servigi dell’agenzia per cuori solitari Sunwoo, e finita per settimane sui giornali per un’ondata di offerte ricevute da maschi di tutto il Paese. E il milionario 80enne australiano rivoltosi all’agenzia di Seoul UVIS Club per trovare una moglie asiatica, offrendo 1 miliardo di won (660 mila euro) in contanti alla candidata prescelta (2 mila risposte nel giro di pochi giorni). O, ancora, l’attricetta taiwanese Barbie Hsu, chiacchieratissima per avere fatto di tutto per sposare il milionario cinese Wang Xiao Fei. O, infine, la più nota Wendi Deng (vero nome Deng Wenge, cioè "Rivoluzione Culturale Deng”), moglie cinese del tycoon Rupert Murdoch, la cui scalata alla ricchezza (per meriti intellettuali - ha un MBA conquistato negli USA - ma anche per una certa disinvoltura nello scegliersi sempre mariti più vecchi e più ricchi) le ha procurato parecchia cattiva stampa ma anche molta ammirazione tra le giovani cinesi che ormai la considerano apertamente un modello da imitare. E proprio conquistare la ricchezza via matrimonio con un uomo o una donna più ricchi, sembra il nuovo trend che affascina molte giovani donne (e non pochi ragazzi) asiatici, tutti presi dalle vite dei VIP e plasmati da trasmissioni di successo come la fiction coreana ad episodi “Sposare un milionario”, ispirata agli omonimi film e telefilm americani. Giovani di bella presenza e poco idealismo, come quelli intervistati in una inchiesta della singaporese RazorTV, che non hanno fatto mistero di preferire un bel matrimonio alla fatica di dover scalare la gerarchia della propria azienda e conquistarsi col lavoro uno stipendio da super-dirigente. Ambizioni di ricchezza che hanno indotto, recentemente, la troppo compassata agenzia cinese “Centro per l’Educazione Morale delle Donne”, a cambiare radicalmente la propria strategia di marketing lanciando un nuovo programma con l’inequivocabile slogan “Vuoi sposare un uomo ricco?”. Un corso per signorine, già relativamente facoltose (le 30 ore di lezione costano 20 mila yuan, 2.200 euro), che vogliono imparare “tecniche” per rendersi più appetibili ad un possibile ricco marito. Materie classiche, portamento, conversazione, makeup e scelta del vestiario, ma anche più moderne, come body language e psicologia applicata all’individuazione di un possibile mentitore tra i presunti milionari, per eliminare fin dal primo appuntamento ogni possibile candidato inadatto: cioè i poveri, che intendono solo portarsi a letto la ragazza, o i bravi giovanotti dalle finanze modeste e "semplicemente" innamorati.

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