martedì 30 agosto 2011

Bollywood a luci rosse

Il poster di "Morte davanti. Morte di dietro"
INDIA - C’è una Bollywood minore, che non ha sfondato i confini dell’India, ma che conta milioni e milioni di spettatori affezionati. È la parente povera della più grande industria del cinema asiatico e produce film dai titoli improbabili, spesso senza una vera trama e con la singolare caratteristica di ruotare intorno a poche scene ad alto contenuto erotico (almeno per gli standard morali del posto), arrivando a volte addirittura a “rubarle” da pellicole di altri Paesi, con attori diversi da quelli scritturati per il resto del film in questione. Ci riferiamo alle produzioni soft-porno (titoli come “Il mio pappagallo e la tua passera” o “Moglie incompetente e cognata competente”) e a quelle horror-porno (“Morte davanti, morte di dietro”; “L’amante strega della notte”) dei cosiddetti “morning show”, le proiezioni semi-clandestine del mattino offerte da migliaia di sale in tutta l’India, nella tollerante indifferenza dei censori e delle autorità preposte alla salvaguardia dei costumi. Famosi soprattutto i poster pubblicitari di questi film di serie B, concepiti per solleticare gli istinti dei potenziali spettatori, con fotografie o disegni osé e frasi ad effetto (“Lui ha 14 anni e io 30, e allora? Tanto non ho un vero marito”). Esposti solo al mattino nelle bacheche dei cinema o, più spesso, portati in giro da uomini sandwich in bicicletta, i coloratissimi manifesti hanno il compito di invogliare il maggior numero di spettatori a rinchiudersi nelle sale buie per un’ora o poco più di spettacolo. Uno show destinato dichiaratamente a un pubblico maschile e anche giovanissimo, di solito di ceto basso, che ancora non può permettersi l’acquisto di un videoregistratore, un lettore DVD o un computer, strumenti che - in India come ovunque - stanno rapidamente uccidendo i cinema specializzati in pellicole hardcore. L’industria che produce questi film - e questi poster - ha avuto il suo momento d’oro negli anni ‘80, e oggi vivacchia in attesa che il benessere della Nuova India, con i computer e i DVD ogni giorno meno cari, raggiunga sempre più spettatori decretando - con la pornografia su disco e su Internet - la fine del genere. Disprezzata dagli attori e dai produttori di Mumbai (Bombay, Bollywood, appunto), che almeno per numero di spettatori e fatturato competono ormai apertamente con i più blasonati colleghi di Hollywood, la cinematografia dei morning show si sta rassegnando ad una rapida fine, trincerandosi nelle roccaforti del Kerala e del Tamil Nadu. La sua dipartita lascerà però certamente qualche rimpianto nei milioni e milioni di uomini indiani che si sono “formati” su questi film. Per celebrare e rivalutare, in qualche modo, questa forma d’arte minore, una galleria di New Delhi (la W+K Exp) ha aperto il 26 agosto una mostra di manifesti pubblicitari originali, intitolata, appunto “Morning Show”. La pagina web dedicata all'evento (link nella colonna a fianco) spiega così le caratteristiche delle opere: “Disegni e immagini puntano a sollecitare le fantasie proibite dalla cultura indiana, dando loro vita nei titoli bizzarri e nelle immagini. Il linguaggio visuale, a volte coraggioso, più spesso naïf, evoca l’immaginario kitsch di tutti i poster cinematografici indiani. Ma queste locandine parlano di Sesso, un argomento particolarmente tabù in questo Paese, nonostante le sue molte rappresentazioni religiose”. La mostra di New Delhi si concluderà il 17 settembre.

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