domenica 28 agosto 2011

Il Parco dell'Amore di Jeju

Una scultura "interattiva" di Loveland
COREA DEL SUD - Un altro Paese asiatico dove l’amore e il sesso - intesi come momenti gioiosi e anche di gioco - stanno rapidamente perdendo l’aura negativa di argomenti imbarazzanti o decisamente tabù, è la Corea del Sud (in quella del Nord il sesso ricreativo, la pornografia e il concubinaggio sembra siano riservati al solo dittatore Kim Yong Il e alla sua Corte, mentre per il Popolo vige ancora una durissima morale oscurantista). Il Paese si è aperto solo nell’ultimo decennio alla marea globalizzata del libertinismo pubblico ma molte dighe sono crollate rapidamente, a cominciare - come sempre - dal campo musicale e artistico. Mentre fino a pochi anni fa baciarsi in pubblico era ancora considerato un reato contro la decenza e la Polizia girava per le strade di Seoul a misurare con il righello la lunghezza delle gonne delle ragazze, oggi i gruppi pop femminili sudcoreani dettano legge in tutta l’Asia, con videoclip e concerti ad altissimo tasso erotico. Uno dei simboli di questo inarrestabile “declino dei costumi” è senza dubbio Loveland, il primo parco artistico dedicato esplicitamente al tema del sesso, con un approccio che definire ironico e irriverente ci sembrerebbe riduttivo. La location - l’isola meridionale di Jeju - non è esattamente di mano anche per chi viva in Corea, ma un moderno aeroporto, che la collega a Seoul e ad alcuni scali internazionali, permette agli interessati (molti) di raggiungere facilmente questo sorprendente monumento alla lussuria. Una scelta, quella di Jeju, che onora in qualche modo una tradizione dell’isola, luogo remoto e discreto dal clima piacevole e temperato, da sempre preferito dalle giovani coppie di sposi coreani per trascorrere la luna di miele e consumare la prima notte di nozze in un clima rilassante e dove, per “aiutarle a rompere il ghiaccio”, i proprietari degli alberghi locali sono soliti organizzare piccoli spettacoli erotici d’incoraggiamento, che in molti casi fungono anche da rapidi corsi di iniziazione sessuale per i meno preparati (la Corea del Sud ha il tasso di fertilità più basso tra i Paesi OCSE). Il parco-museo, inaugurato nel 2004 su un’estensione di quasi 40 mila metri quadrati di prati alberati, ospita un’esibizione (!) permanente, all’aperto, di 100 sculture (anche "interattive") di organi sessuali e di uomini e donne in ritratti da soli o nel corso di amplessi, in pose erotiche o comunque nude-look, e altre 40 statue esposte (!!) in una capiente e moderna galleria coperta, sede anche di mostre temporanee sul tema. Il “tema” essendo, appunto, il sesso tra umani (ma ci sono anche alcune rappresentazioni, ironiche, di amore o "nudità" animale e qualche accenno a creature mitologiche), sviluppato in quasi ogni suo aspetto, lasciando volutamente libero sfogo alla fantasia e alla perversione degli artisti. Aperto con il contributo iniziale di giovani laureati della prestigiosa accademia d’arte dell’Università di Hongik (Seoul), il parco-museo si è progressivamente arricchito anche di opere di artisti più famosi ed oggi vanta lo status di opera di interesse artistico e turistico di primo piano, figurando tra le destinazioni suggerite ai turisti stranieri dal serissimo Ente del Turismo della Corea del Sud. Presentato da un website coloratissimo come “il posto dove l’arte centrata sul sesso e l’erotismo si incontrano”, Loveland promette un’esperienza unica ai visitatori che vogliono “apprezzare la naturale bellezza della sessualità”. Perfetta, e politicamente corretta, l'organizzazione, che fornisce gratuitamente sedie a rotelle, offre rampe d’accesso per disabili e un piccolo nido per ospitare i bambini (il Parco è vietato ai minori di 18 anni) durante le visite dei genitori. Sconti sul prezzo del biglietto (5,7 euro) sono previsti per anziani e pensionati, che ogni anno affollano Loveland a migliaia, e sembrano divertirsi molto. Orari d’apertura molto larghi, dalle 9 del mattino alle 24 (le opere sono illuminate e ancora più “sensuali” nel buio). Ultima annotazione: le sculture si possono toccare.

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