mercoledì 24 agosto 2011

Niente hostess al silicone

Hostess di Garuda Indonesia
INDONESIA - La bella presenza, in una hostess o uno steward, è una cosa che i passeggeri di un volo aereo si aspettano e danno per scontata, soprattutto in Asia dove gli equipaggi sono sempre più giovani e provenienti da un ampio spettro di Paesi considerati esotici. La preferenza per uno staff di gradevole aspetto, elegante e sempre sorridente, viene ammessa apertamente da pochi di noi (salvo poi darsi di gomito e commentare negativamente quando il personale di bordo non sfoggia un look da modella/o), e non è mai ammessa apertamente dalle compagnie aeree asiatiche che - in omaggio ai tempi sempre più politicamente corretti, anche nel Continente - indicano come criteri di selezione dello staff solo (o soprattutto) “l’ottima salute, la professionalità, e la capacità di rispondere a un’emergenza”. Non sorprende dunque che le selezioni di nuove hostess siano precedute da accurate visite mediche e psico-attitudinali, che dovrebbero garantire l’assunzione di candidati in linea con questi requisiti. Ha suscitato però un coro di proteste la decisione dell’ufficio di Seoul della compagnia di bandiera indonesiana Garuda di sottoporre le giovani coreane candidate al ruolo di assistente di volo a un controllo manuale del seno e alla richiesta di spogliarsi completamente, per “verificare la presenza di tatuaggi sul corpo”. La denuncia, rilanciata dall’agenzia di Seoul “Yonhap”, è venuta da una ragazza, scioccata per essere stata sottoposta al controllo, oltretutto effettuato da parte di un team di dottori maschi (pur coadiuvati da un’assistente donna). Confuse e imbarazzate le reazioni della società che, per bocca di diversi portavoce, ha prima ammesso e poi negato la pratica. Secondo un funzionario dell’ufficio coreano di Garuda, il test era “necessario per controllare se le candidate avevano protesi al silicone” (in Asia sono in aumento le operazioni - anche tra le giovanissime - per accrescere la taglia del seno), che in caso di de-pressurizzazione della cabina potrebbero esplodere rendendo l’hostess “inabile a supportare i passeggeri”. Veemente, invece la smentita dell'Ufficio centrale di Jakarta, secondo il quale un simile test “manuale” non è previsto dagli standard operativi delle Risorse Umane. Pressata dalla stampa e dalle associazioni femministe, la società ha però dovuto ammettere che - come altre compagnie aeree - non assume per il ruolo di hostess donne con protesi al seno, così come, per motivi di decoro, vengono scartati quei candidati, maschi o femmine, che abbiano tatuaggi sul corpo. “Mi chiedo allora perché non proibiscono di volare anche alle passeggere con i seni rifatti”, ha commentato serafica Mariana Amiruddin, direttrice del “Jurnal Perempuan”, battagliero giornale indonesiano per la difesa dei diritti delle donne.

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