venerdì 19 agosto 2011

Prostitute anti-corruzione

INDIA - La battaglia contro la corruzione lanciata in India dall’attivista nonviolento Anna Hazare sta mobilitando larghi consensi in tutti i settori della stratificata società civile. Marce, comizi, scioperi della fame si tengono ormai da mesi in tutti gli Stati che compongono la più grande (e corrotta?) democrazia del mondo. E mentre l’anziano combattente, appena rilasciato dal carcere, si prepara a un nuovo sciopero della fame contro l’inazione del Governo del Partito del Congresso (accusato di avere coperto e beneficiato della corruzione di altissimi funzionari pubblici), i cittadini onesti di ogni strato sociale, casta e credo religioso scendono in piazza per cercare di dare forza a un movimento per le riforme che ormai sembra inarrestabile. Tra loro, fin dall’inizio della mobilitazione, anche una rappresentanza delle lavoratrici del sesso indiane, una categoria numericamente molto vasta, che vive ai margini del boom economico e sociale della cosiddetta Nuova India. Tra i più attivi sostenitori di Hazare alcune prostitute di Ahmadnagar, nello Stato del Maharashtra, che danno vita ogni giorno a dimostrazioni a sostegno della campagna per una nuova morale pubblica e per l’approvazione del disegno di legge anti-corruzione di iniziativa popolare conosciuto con il nome di Jan Lokpal. “Anna Hazare è la nostra fonte di ispirazione e saremo con lui ovunque andrà, battendoci per fare diventare legge il suo progetto”, ha dichiarato Sangeet Shelar, una prostituta di Ahmadnegar che assieme a due compagne è tra le promotrici della radio autogestita dalle lavoratrici del sesso del Distretto, schierata in questi mesi apertamente a sostegno di Hazare e della sua campagna. “Siamo state con lui fin dal primo sciopero della fame, in aprile", ha annunciato dai microfoni la coraggiosa e battagliera signora. "E ora andremo a Delhi per digiunare insieme fino alla fine, fino a che il Jan Lokpal non sarà divenuto legge”.

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