domenica 21 agosto 2011

Il Bhutan e la Pillola

BHUTAN - Il piccolo regno del Bhutan, nell'Asia del Sud, ha fatto della ricerca della felicità uno dei suoi principi fondamentali. Grazie a un giovane monarca educato in Occidente, che sta trasformando   l'ex teocrazia autoritaria in una monarchia democratica, quella che un tempo era conosciuta come la Terra Meridionale dell’Oscurità - situata alle pendici della catena himalayana e stretta tra la Cina e l’India - si sta rapidamente modernizzando. Un piccolo esempio è l’approccio pragmatico al problema dell’aborto, volutamente ignorato fino a non molto tempo fa ma ora riconosciuto come un problema reale. Su ordine del Governo un comitato ad hoc - composto dal Ministeri della Salute e dell’Istruzione, da rappresentanti dei ginecologi e da alcune ONG attive sul tema - è stato formato recentemente per affrontare i problemi di molte donne costrette a varcare la frontiera per interrompere gravidanze indesiderate. Una delle prime decisioni è stata quella di autorizzare la vendita nelle farmacie della cosiddetta “pillola del giorno dopo”. Il contraccettivo d’emergenza, già introdotto nel Paese informalmente l’anno scorso, era stato bloccato dalle autorità che avevano verificato come il farmaco venisse scambiato dalle donne per un normale anticoncezionale e addirittura, per colpa di venditori poco onesti, propagandato come medicina in grado di proteggere da infezioni a trasmissione sessuale. La libera vendita della pillola abortiva sarà preceduta da corsi di formazione per i farmacisti e dall’apertura di consultori per diffondere una corretta educazione alla procreazione e alla contraccezione.

Nessun commento:

Posta un commento